Si vis pacem, para ....vinumE fu così che nel 1430, i consoli del Comune di Norcia, scrissero ai nostri Magistrati per comunicare che quella città aveva sospeso per tre anni le rappresaglie contro i sanseverinati, quando la città si era ribellata alla Chiesa. Di tutta risposta, i consoli e i priori di San Severino, oltre a ringraziare i reggenti della città umbra per la decisione presa, inviarono due salme di buon vino invecchiato e dei dolci come dono. I consoli norcini, così risposero a tal presente:
“Carissimi, valorosi fratelli, abbiamo ricevuto con piacere il vino ottimo e prezioso per l’invecchiamento, contenuto in molti splendidi vasetti, insieme ai pani aromatizzati con spezie ed altri odori, gradito e ricco dono che ci avete fatto ultimamente, e proprio la bontà del vino rese famoso Bacco, ornato con tralci di pampini. E siccome voi ci avete donato una quantità assai grande di questo vino, noi ci leviamo in piedi per ricambiare con una grande quantità di ringraziamenti, disposto a farvi più spesso partecipi, con sincerità, di quell’amore del quale non esiste cosa migliore.”
“Il buon vino Sanseverinate dei tempi passati” , Raoul Paciaroni